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Parrocchia san Basilio Magno
Adorazione Eucaristica
Palermo, 11 maggio 2018
La malizia del vostro cuore
Canti di accoglienza e riflessione
Dalla Prima lettera di san Pietro apostolo (4,1-4)
é dunque Cristo soffrì nella carne, anche voi armatevi degli stessi sentimenti; chi ha sofferto nel suo corpo ha rotto definitivamente col peccato,non servire più alle passioni umane ma alla volontà di Dio, nel tempo che gli rimane in questa vita mortale.col tempo trascorso nel soddisfare le passioni del paganesimo, vivendo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle crapule, nei bagordi, nelle ubriachezze e nel culto illecito degli idoli.questo trovano strano che voi non corriate insieme con loro verso questo torrente di perdizione e vi oltraggiano.
Canto di esposizione
Silenzio di adorazione
Durante il silenzio sottolinea le parole della Lettura, del Salmo o dei canti che ti sono serviti come testi di riferimento in questa meditazione.
I testi che seguono vengono letti da un solista alternando il canto dell’assemblea
L. «Il tempo è compiuto e il regno di Dio è giunto: convertitevi e credete al Vangelo». Parliamo tanto e facilmente di evangelizzazione e di lieta novella, per rendere il cristianesimo attraente agli uomini. Ma quasi nessuno ha ancora il coraggio di proclamare il messaggio profetico: convertitevi! Quasi nessuno osa più ripetere al nostro tempo questo invito elementare del Vangelo, con cui il Signore intende dirci che ognuno deve riconoscersi personalmente peccatore e colpevole, fare penitenza e divenire un altro. «L’odierna predicazione cristiana - dice il card. Ratzinger, citando un vescovo del Sinodo per la Famiglia - mi sembra la registrazione di una sinfonia, cui è stata tagliata la parte iniziale con il primo tema fondamentale, sicché tutta la sinfonia risulta amputata e il suo andamento incomprensibile».
Il tema del peccato è uno dei temi su cui oggi regna un perfetto silenzio.
(J. Ratzinger, In principio Dio creò il cielo e la terra, Lindau)
Cerco solo te mio Signor, perché solo tu dai gioia al mio cuore,
si rallegra l'anima mia solo in te, solo in te.
Cerco solo te mio Signor, perché la tua via conduce alla vita,
si rallegra l'anima mia solo in te, solo in te
Benedetto Signore, benedetto il tuo nome,
come un tenero padre sei verso di me mio Signor.
Benedetto Signore, Benedetto il tuo nome,
dalle tue mani questa mia vita riceve salvezza e amor .
L. L’uomo odierno non conosce alcuna misura, non vuole riconoscerne alcuna, perché vede in essa una minaccia alla propria libertà. Al riguardo si potrebbero citare le parole dell’ebrea francese Simone Weil che una volta disse: «Facciamo l’esperienza del bene solo quando lo compiamo […]. Quando invece facciamo il male, non lo conosciamo, perché il male aborre la luce». Riconosciamo il bene solo se lo facciamo. Riconosciamo il male solo se lo evitiamo.
Così il tema del peccato è diventato un tema rimosso, ma dall’altro lato vediamo che esso è appunto solo rimosso, mentre in realtà è rimasto. Indicativa al riguardo mi sembra l’aggressività sempre pronta a scattare che sperimentiamo in maniera crescente nella nostra società, la prontezza impaziente a denigrare l’altro, a riconoscerlo colpevole della propria sventura, a bollare d’infamia la società e a voler cambiare con la violenza il mondo. Mi sembra che tutto questo possa essere capito solo come espressione della verità rimossa della colpa, di cui l’uomo non vuole prendere atto. Ma poiché essa esiste, ecco che egli si vede costretto ad attaccarla e calpestarla.
(J. Ratzinger, In principio Dio creò il cielo e la terra, Lindau)
Cerco solo te mio Signor, perché la tua grazia rimane in eterno,
si rallegra l'anima mia solo in te, solo in te.
Cerco solo te mio Signor, perché mi coroni di misericordia,
si rallegra l'anima mia solo in te, solo in te
Benedetto Signore, benedetto il tuo nome,
come un tenero padre sei verso di me mio Signor.
Benedetto Signore, Benedetto il tuo nome,
dalle tue mani questa mia vita riceve salvezza e amor .
L. E poiché l’uomo può sì rimuovere la verità ma non eliminarla ed egli si ammala per la verità rimossa, ecco allora che uno dei compiti dello Spirito Santo consiste nel convincere «il mondo quanto al peccato» (Gv.16,8). Non si tratta di guastare la vita agli uomini, di comprimerli con divieti e negazioni. Si tratta semplicemente di guidarli alla verità e così guarirli. L’uomo può divenire sano solo se diviene vero, se smette di rimuovere la verità e di calpestarla.
(J. Ratzinger, In principio Dio creò il cielo e la terra, Lindau)
A. Benedetto Signore, benedetto il tuo nome,
come un tenero padre sei verso di me mio Signor.
Benedetto Signore, Benedetto il tuo nome,
dalle tue mani questa mia vita riceve salvezza e amor .
Dopo un breve silenzio di adorazione si esegue il canto
Ca
Silenzio di adorazione
Traccia per la meditazione personale
Chi desidera può usufruire del testo che segue come guida alla riflessione personale
Riflettere sul battesimo
Desideravo da tempo, o veri e amati figli della chiesa, di parlarvi di questi misteri spirituali e celesti. Ma ben sapendo che l'occhio ha più credibilità dell'orecchio, ho atteso la presente circostanza. Vi guiderò trovandovi più disponibili alle cose da dire per questa serata, nel prato del paradiso più luminoso e odoroso. Siete nelle condizioni migliori e più sensibili ai misteri divini, per il battesimo divino e vivificante. Dunque, bisogna ormai imbandire la tavola degli insegnamenti di perfezione. Ve li daremo con molta cura perchè voi possiate percepire ciò che è avvenuto per voi in questa sera del battesimo.
Rinunzia a satana, il Faraone
Siete prima venuti nella parte esterna dove si amministra il battesimo e rivolti verso occidente avete ascoltato e vi è stato ordinato di stendere la mano rinunziando a satana come se fosse presente. È necessario per voi sapere che questo nella storia antica era una figura. Quando il Faraone, tiranno aspro e crudele, angariava il popolo libero e generoso degli ebrei, Dio mandò Mosè a farli uscire da questa dura schiavitù degli egiziani. Le porte furono unte col sangue dell'agnello, perchè lo sterminatore risparmiasse le case che avevano il segno del sangue, e il popolo degli ebrei fu inaspettatamente liberato. Mentre li inseguiva, dopo che si erano liberati, vide che straordinariamente il mare si apriva davanti a loro. Tuttavia andò avanti, calcando orma su orma e improvvisamente fu sommerso e inghiottito in mezzo al Mar Rosso.
Mosè e Cristo
Trasferisciti con me ora dalla cose antiche alle nuove, dal simbolo alla realtà. Lì era Mosè, da Dio mandato in Egitto, qui Cristo dal Padre mandato nel mondo. Lì per fare uscire dall'Egitto il popolo oppresso, qui perchè Cristo liberasse quelli che nel mondo sono oppressi dal peccato. Lì il sangue dell'agnello fu la deviazione dello sterminatore, qui il sangue dell'Agnello immacolato Gesù Cristo è il rifugio contro i demoni. Il tiranno inseguì l'antico popolo fino al mare, e il demonio audace, turpe e principe del male ti inseguì sino alle stesse sorgenti della salvezza. Quello fu sommerso nel mare, questo scomparve nell'acqua della salvezza.
La rinunzia a satana
Tu poi ti senti ordinare di stendere la mano e dire come ad uno che ti è presente: «Rinunzio a te, satana». Voglio anche spiegarvi perchè vi siete voltati ad occidente. È opportuno. L'occidente è il luogo delle tenebre visibili, una oscurità che essendo tenebrosa nelle tenebre ha il potere. Per questo simbolicamente guardando verso occidente, avete rinunziato a quel principe oscuro e tetro. Che cosa, stando in quella posizione, disse a ciascuno di voi? «Rinunzio a te, satana, cattivo e crudele tiranno e non temo più la tua forza. Cristo l'ha distrutta, partecipando con me al sangue e alla carne. Egli ha abolito mediante le sofferenze la morte con la morte in modo che io non sia più soggetto alla schiavitù. Rinunzio a te serpente ingannevole e capace di tutto. Rinunzio a te che sei insidioso e simulando amicizia hai compiuto ogni malvagità. Tu hai ispirato ai nostri protoparenti l'apostasia. Rinunzio a te, satana, autore e complice di ogni malvagità».
Le opere di satana
5. Nella seconda parte della formula poi tu impari a dire: «E alle tue opere». Le opere di satana sono tutti i peccati, dai quali bisogna stare lontano, come chi fugge per sempre dal tiranno getta anche le sue armi. Ogni specie di peccato si inserisce nelle opere del diavolo. Inoltre sappi che quanto tu dici soprattutto in quel terribile momento viene scritto lettera per lettera nei libri invisibili di Dio. Dunque commettendo qualche cosa che sia, invece, contraria, sarai giudicato come spergiuro. Rinunzia perciò alle opere di satana, dico; ad ogni opera e pensiero che siano contrari alla parola promessa.
La pompa del diavolo
Poi tu dici: «Ad ogni sua pompa». La pompa del diavolo è la mania del teatro, delle corse dei cavalli, della caccia e di ogni simile vanità, da cui pregando di essere liberato il santo chiede a Dio: «Distogli i miei occhi dal guardare le cose vane». Non ti sia gradita la passione per il teatro, ove si hanno gli spettacoli dissoluti dei mimi, che sono di violenza e di ogni indecenza, e le danze furiose di uomini effeminati. Nè la passione di quelli che nella caccia si espongono alle fiere per lusingare il loro sventurato stomaco. Per prendersi cura dei cibi per il ventre, diventano veramente cibo del ventre di bestie feroci. A dirla esplicitamente, per il dio ventre espongono la loro vita in combattimenti sui precipizi. Fuggi le corse dei cavalli, spettacolo frenetico che fa scadere le anime. Tutto questo è la pompa del diavolo.
(S. Cirillo di Gerusalemme, Le Catechesi Mistegogiche, I,1-6)
La preghiera silenziosa viene alternata dai canti
Canti
L’assemblea condivide la propria preghiera intervallata dal canto:
A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti
qui per dirti che Tu sei il mio Dio.
E solo Tu sei santo, sei meraviglioso
degno e glorioso sei per me.
Padre nostro…
Canto durante l’incensazione
G. Signore Gesù Cristo,che nel mirabile sacramento dell'Eucaristiaci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,fa' che adoriamo con viva fedeil santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue,per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
A. Amen.
Le acclamazioni vengono recitate all’unisono da tutta l’Assemblea
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e madre.
Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Canto