Parrocchia San Basilio Magno


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12 Gennaio 2018

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Parrocchia san Basilio Magno
Adorazione Eucaristica
Palermo, 12 gennaio 2018




Dio ha mandato il suo Figlio
perché noi avessimo la vita


Canti di accoglienza e riflessione



L1 Dalla Prima lettera di san Giovanni apostolo (4,7-10)

Carissimi, amiamoci gli uni gli altri, perché l'amore è da Dio: chiunque ama è generato da Dio e conosce Dio.non ama non ha conosciuto Dio, perché Dio è amore.questo si è manifestato l'amore di Dio per noi: Dio ha mandato il suo unigenito Figlio nel mondo, perché noi avessimo la vita per lui.questo sta l'amore: non siamo stati noi ad amare Dio, ma è lui che ha amato noi e ha mandato il suo Figlio come vittima di espiazione per i nostri peccati.

Canto di esposizione

Silenzio di adorazione
Durante il silenzio sottolinea le parole della Lettura, del Salmo o dei canti che ti sono serviti come testi di riferimento in questa meditazione.


Il Salmo 108 viene recitato a cori alterni tra due solisti e assemblea

S1. Dio della mia lode, non tacere,poiché contro di me si sono apertela bocca dell'empio e dell'uomo di frode;parlano di me con lingua di menzogna.
A.
Mi investono con parole di odio,mi combattono senza motivo.In cambio del mio amore mi muovono accuse,mentre io sono in preghiera.
S1. Mi rendono male per benee odio in cambio di amore.

A.
Ma tu, Signore Dio,agisci con me secondo il tuo nome:salvami, perché buona è la tua grazia.Io sono povero e infelicee il mio cuore è ferito nell'intimo.
S1. Sono diventato loro oggetto di scherno,quando mi vedono scuotono il capo.Aiutami, Signore mio Dio,salvami per il tuo amore.
A.
Sappiano che qui c'è la tua mano:tu, Signore, tu hai fatto questo.
S1. Alta risuoni sulle mie labbra la lode del Signore,lo esalterò in una grande assemblea;poiché si è messo alla destra del poveroper salvare dai giudici la sua vita.


Silenzio di adorazione

Traccia per la meditazione personale

Chi desidera può usufruire del testo che segue come guida alla riflessione personale


Carissimi giovani, battetevi perché la Chiesa e tutti gli adulti di questa Città sappiano fare un passo indietro. Dobbiamo lasciarvi spazio. Essere quel che siamo e poi lasciarvi liberi di fare la vostra strada, di costruire un futuro, per voi e per tutti. So che avete molto da dare e molto da dire al mondo. E una società e una Chiesa fondate sul potere dei grandi non vogliono lila strada. Sgombratela voi! Insegnateci la condivisione e non l’autoritarismo o lo stepaternalismo. Anche di fronte al dramma della mancanza di lavoro, aiutateci a non cadevoi e noi, in sterili contrapposizioni, perché questa mancanza ha un significato tragico che siamo chiamati ad assumere insieme, come limite della nostra terra e come orizzonte di cambiamento. Non siamo al completo, come negli hotel! E non saremo una terra che coi giovani a partire e che respinge quanti
giungono dall’Africa e dal Medio Oriente per cercare pane e dignità, se capiremo che è la stessa domanda di pane e dignità che muove tutti e che di essa dobbiamo farci carico, peré non lo facciano a loro modo la mafia e le strutture mafìose che avvelenano il nostro vivere assieme! Una terra accogliente è il predi una politica autentica: dove non c’è condivisione dei problemi e reciproca comla politica muore. Ed è purtroppo la morte della politica come ricerca del bene e della verità comuni quella che rischia di consuin Italia davanti al vostro dramma come dinanzi al dramma dei migranti, un fenomeno epocale scambiato per una emergenza e tratspesso in maniera disumana da molti e da molte parti della società politica, per puro calcolo elettorale, per miopia o per ignoranza della storia.

(Corrado Lorefice, Scrivo a voi padri, scrivo a voi giovani,

Lettera pastorale 2017)

La preghiera silenziosa viene alternata dai canti


Canti


Dal «Commento alla 1 Lettera di Giovanni» di sant’Agostino,
Vescovo.


L1.
In questo si è manifestata la carità di Dio per noi.Abbiamo in queste parole l'esortazione ad amare Dio. Potremmo forse amarlo, se lui per primo non ci avesse amato? Se siamo stati pigri nell'amarlo, non siamolo nel corrispondere al suo amore. Per primo egli ci ha amati; e neppure ora siamo disposti ad amarlo. Egli ci ha amati quando eravamo peccatori, ma ha distrutto la nostra iniquità; ci ha amati quando eravamo ammalati, ma è venuto a noi per guarirci.Diodunqueè amore. .

A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti
qui per dirti che Tu sei il mio Dio.
E solo Tu sei santo, sei meraviglioso
degno e glorioso sei per me.


L2.
In questo si è manifestato l'amore di Dio in noi, che egli ha mandato in questo mondo il suo Figlio Unigenito, affinché potessimo vivere per mezzo suo(1 Gv 4, 9). Il Signore stesso ha detto:Nessuno può avere maggior amore di chi dà la sua vita per i suoi amici,e l'amore di Cristo verso di noi si dimostra nel fatto che egli è morto per noi. Quale è invece la prova dell'amore del Padre verso di noi? Che egli ha mandato il suo unico Figlio a morire per noi. Così afferma l'apostolo Paolo:Egli che non risparmiò il suo proprio Figlio, ma lo diede per noi tutti, come non ci ha dato insieme con lui tutti i doni?(Rm 8, 32).

A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...


L3. Ecco, il Padre consegnò Cristo e anche Giuda lo consegnò; forse che il fatto non appare simile? Giuda è traditore; dunque anche il Padre è traditore? Non sia mai, tu dici. Non lo dico io ma l'Apostolo:
Lui che non risparmiò il proprio Figlio, ma lo diede per tutti noi.Il Padre lo diede e Cristo stesso si diede. L'Apostolo infatti dice:Colui che mi amò e diede se stesso per me(Gal 2, 20). Se il Padre diede il Figlio ed il Figlio se stesso, Giuda che cosa fece? Una consegna è stata fatta dal Padre, una dal Figlio, una da Giuda: si tratta di una identica cosa: ma come si distinguono il Padre che dà il Figlio, e il Figlio che dà se stesso e Giuda il discepolo che dà il suo maestro?

A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...


L4. Il Padre ed il Figlio fecero ciò nella carità; compì la stessa azione anche Giuda, ma nel tradimento. Vedete che non bisogna considerare che cosa fa l'uomo ma con quale animo e con quale volontà lo faccia. Troviamo Dio Padre nella stessa azione in cui troviamo anche Giuda: benediciamo il Padre, detestiamo Giuda. Perché benediciamo il Padre e detestiamo Giuda? Benediciamo la carità, detestiamo l'iniquità. Quanto vantaggio infatti venne al genere umano dal fatto che Cristo fu tradito? Forse che Giuda ebbe in mente questo vantaggio nel tradire? Dio ebbe in mente la nostra salvezza per la quale siamo stati redenti; Giuda ebbe in mente il prezzo che prese per vendere il Signore..

A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...


L5. Il Figlio ebbe in mente il prezzo che diede per noi, Giuda pensò al prezzo che ricevette per venderlo. Una diversa intenzione dunque, rese i fatti diversi. Se misuriamo questo identico fatto dalle diverse intenzioni, una di esse deve essere amata, l'altra condannata; una deve essere glorificata, l'altra detestata. Tanto vale la carità! Vedete che essa sola soppesa e distingue i fatti degli uomini. .

A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...


Padre nostro...


Canto durante l’incensazione


G. O Dio, che nel mistero eucaristicoci hai dato il pane vero disceso dal cielo,fa' che viviamo sempre in tecon la forza di questo cibo spiritualee nell'ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna.Per Cristo nostro Signore.
A.
Amen.


Le acclamazioni vengono recitate all’unisono da tutta l’Assemblea

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e madre.
Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.


Canto



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