Parrocchia San Basilio Magno


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17 Novembre 2017

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Parrocchia san Basilio Magno
Adorazione Eucaristica
Palermo, 17 novembre 2017




Noi fin d’ora siamo figli di Dio


Canti di accoglienza e riflessione


L1 Dalla Prima lettera di san Giovanni apostolo (2,28-3,10)

Figlioli, rimanete in lui, perché possiamo avefiducia quando egli si manifesterà e non veniamo da lui svergognati alla sua venuta. Se sapete che egli è giusto, sappiate anche che chiunque opera la giustizia, è stato geda lui.
Vedete quale grande amore ci ha dato il Padre per essere chiamati figli di Dio, e lo siamo realmente! Per queil mondo non ci conosce: perché non ha conosciuto lui. Carissimi, noi fin d’ora siamo figli di Dio, ma ciò che saremo non è stato ancora rivelato. Sappiamo però che quando egli si sarà manifestato, noi saremo simili a lui, perché lo vedremo così come egli è.
Chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro. Chiunque commette il peccato, comanche l’iniquità, perché il peccato è l’iniquità. Voi sapete che egli si manifestò per togliere i peccati e che in lui non vi è peccato. Chiunque rimane in lui non pecca; chiunque pecca non l’ha visto né l’ha conosciuto.
Figlioli, nessuno v’inganni. Chi pratica la giustizia è giusto come egli è giusto. Chi commette il peccato viedal diavolo, perché da principio il diavolo è peccatore. Per questo si manifestò il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. Chiunque è stato generato da Dio non commette peccato, perché un germe divino rimane in lui, e non può peccare perché è stato generato da Dio. In questo si distinguono i figli di Dio dai figli del diavochi non pratica la giustizia non è da Dio, e neppure lo è chi non ama il suo fratello.

Canto di esposizione

Silenzio di adorazione
Durante il silenzio sottolinea le parole della Lettura, del Salmo o dei canti che ti sono serviti come testi di riferimento in questa meditazione.


Il Salmo 88 viene recitato a cori alterni tra due solisti e assemblea

S1. Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore in santi ornamenti.

A
Il Signore tuona sulle acque,
il Dio della gloria scatena il tuono,
il Signore, sull'immensità delle acque.

S1. Il Signore tuona con forza,
tuona il Signore con potenza.
Il tuono del Signore schianta i cedri,
il Signore schianta i cedri del Libano.

A
Fa balzare come un vitello il Libano
e il Sirion come un giovane bufalo.

S1. Il tuono saetta fiamme di fuoco,
il tuono scuote la steppa,
il Signore scuote il deserto di Kades.

A
Il tuono fa partorire le cerve
e spoglia le foreste.
Nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!».

S1. Il Signore è assiso sulla tempesta,
il Signore siede re per sempre.
Il Signore darà forza al suo popolo,
benedirà il suo popolo con la pace.


Canto


Silenzio di adorazione

Traccia per la meditazione personale

Chi desidera può usufruire del testo che segue come guida alla riflessione personale


La pastoche discende dalla Pasqua, dal Battesimo e dall’Eucaristia non può prescindere dallo stile di Gesù, dal suo modo di essere e di pensare. Ascoltiamolo insieme.
Ricordate: un giorno, Gesù incontra un giosulla sua strada. È un ragazzo desideroso di una vita piena, di una vita bella: «Maestro buoche cosa devo fare per avere la vita eterna?»
(Mc 10,17). Il Maestro non lo blandisce, ma lo guarda con affetto, ne intende l'anelito, gli propone un passo decisivo, quello di diventare suo discepolo. Il ragazzo, bloccato dalla ricrifiuta: «Se ne andò triste, perché avemolti beni» (Mc 10,22). Tanti commenti si sono dedicati ai motivi del diniego, anche perché il testo subito dopo insiste con forza sul rischio delle ricchezze per il Regno. Ma se guardiamo al racconto dalla parte di Gesù, cogliamo un'attitudine da cui abbiamo molto da imparare.
Quel giovane intanto si fa incontro al rabbi. Possiamo immaginare facilmente che sia stata la vita di Gesù ad attrarlo e a provocargli una domanda. Questo è già molto importante per noi. Inseguire i giovani, pretendere di cattuè inutile. Senza una testimonianza viva, senza un corpo che parli e che con il suo stesso essere attragga e convinca, non c’è annuncio del Vangelo. L’unica cosa che ci è richiesta è di stare sulla strada, lì dove i giovani passano e vivono, al di là di ogni strumentalizzazioma con un senso di autentica compagnia nell’avventura umana.
In prima battuta Gesù non è tenero. Gli dice: «Perché mi chiami buono? Nessuno è buono, se non Dio solo» (Mc 10,18). Impariamo, care sorelle e cari fratelli, da questa franchezza che entra in un rapporto autentico, diretto, non finto, con la domanda dell’altro. “Con i giovanon relazioni edulcorate”, sembra dire Gesù alla sua Chiesa, “ma relazioni serie, generate da domande prese sul serio”.
Da lì lo sguardo affettuoso, pieno d’amore: «Allora Gesù, fissatolo, lo amò» (Mc 10,21).

(Corrado Lorefice, Scrivo a voi padri, scrivo a voi giovani,
Lettera pastorale 2017)

La preghiera silenziosa viene alternata dai canti


Canti


Dal «Commento alla 1 Lettera di Giovanni» di sant’Agostino,
Vescovo.


L1. :quale amore ci mostrò il Padre: che siamo chiamati figli di Dio e lo siamo in realtà(1 Gv 3, 1). Chi di figlio ha soltanto il nome, non è vero figlio, che vantaggio ha da tal nome, se nulla significa per lui? Quanti si dicono medici ma non sanno curare i malati! Quanti hanno il nome di guardia, ma dormono tutta la notte! Allo stesso modo molti si dicono cristiani, ma in definitiva non lo sono, non sono ciò che il loro nome significa, non lo sono nella vita, non nei costumi, nella fede, nella speranza, nella carità.


A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti
qui per dirti che Tu sei il mio Dio.
E solo Tu sei santo, sei meraviglioso
degno e glorioso sei per me.

L2. Sappiamo che quando apparirà, saremo simili a lui, poiché lo vedremo così come egli è (1 Gv 3, 2). Comprenda la vostra Carità questa grande cosa:sappiamo che quando apparirà, saremo simili a lui, poiché lo vedremo così come egli è.Fate attenzione e vedete chi è qui indicato con la parola:“è”.Già voi sapete chi viene così chiamato. Viene detto“ènon soltanto chi è di nome ma chi è anche di fatto; chi ha un essere immutabile, eterno, incorruttibile; un essere che non migliora, perché già perfetto, né diminuisce perché eterno.


A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...

L3. Che cosa significa questo?In principio era il Verbo ed il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio(Gv 1, 1). Che cosa significano queste altre parole?Egli pur sussistendo in forma divina non giudicò un'usurpazione essere uguale a Dio(Fil 2, 6). I cattivi non possono vedere Cristo nella sua forma divina, come il Verbo di Dio, l'Unigenito del Padre, uguale al Padre. Anche i cattivi invece potevano vederlo come Verbo fatto carne: nel giorno del giudizio lo vedranno anche i cattivi; egli verrà a giudicare, così come era venuto per essere giudicato.


A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...

L4. La vita di un buon cristiano è tutta un santo desiderio. Ma se una cosa è oggetto di desiderio, ancora non la si vede, e tuttavia tu, attraverso il desiderio, ti dilati, cosicché potrai essere riempito quando giungerai alla visione. Ammettiamo che tu debba riempire un grosso sacco e sai che è molto voluminoso quello che ti sarà dato; ti preoccupi di allargare il sacco o l'otre o qualsiasi altro tipo di recipiente, più che puoi; sai quanto hai da metterci dentro e vedi che è piccolo; allargandolo lo rendi più capace. Allo stesso modo Dio con l'attesa allarga il nostro desiderio, col desiderio allarga l'animo e dilatandolo lo rende più capace. Viviamo dunque, o fratelli, di desiderio, poiché dobbiamo essere riempiti.


A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...


Padre nostro...


Canto durante l’incensazione



G. O, che nella morte e risurrezione del tuo Figliohai redento tutti gli uomini,custodisci in noi l'opera della tua misericordia,perché nell'assidua celebrazionedel mistero pasqualericeviamo i frutti della nostra salvezza.Per Cristo nostro Signore.
A.
Amen.


Le acclamazioni vengono recitate all’unisono da tutta l’Assemblea

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e madre.
Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.


Canto



Canto finale


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