Parrocchia San Basilio Magno


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1 Dicembre 2017

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Parrocchia san Basilio Magno
Adorazione Eucaristica
Palermo, 1 dicembre 2017




Colui che è in voi
è più grande di colui che è nel mondo


Canti di accoglienza e riflessione


L1 Dalla Prima lettera di san Giovanni apostolo (4,1-6)

Carissimi, non prestate fede a ogni ispirazione, ma mettete alla prova le ispirazioni, per saggiare se provengono veramente da Dio, perché molti falsi profeti sono comparsi nel mondo.questo potete riconoscere lo spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesù Cristo è venuto nella carne, è da Dio; ogni spirito che non riconosce Gesù, non è da Dio. Questo è lo spirito dell'anticristo che, come avete udito, viene, anzi è già nel mondo.siete da Dio, figlioli, e avete vinto questi falsi profeti, perché colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo.sono del mondo, perciò insegnano cose del mondo e il mondo li ascolta.siamo da Dio. Chi conosce Dio ascolta noi; chi non è da Dio non ci ascolta. Da ciò noi distinguiamo lo spirito della verità e lo spirito dell'errore.

Canto di esposizione

Silenzio di adorazione
Durante il silenzio sottolinea le parole della Lettura, del Salmo o dei canti che ti sono serviti come testi di riferimento in questa meditazione.


Il Salmo 115 viene recitato a cori alterni tra due solisti e assemblea

S1. Lo spirito del Signore Dio è su di meperché il Signore mi ha consacrato con l'unzione;
A. mi ha mandato a portare il lieto annunzio ai miseri,
a fasciare le piaghe dei cuori spezzati,
a proclamare la libertà degli schiavi,la scarcerazione dei prigionieri,

S1. per allietare gli afflitti di Sion,
per dare loro una corona invece della cenere,
olio di letizia invece dell'abito da lutto,canto di lode invece di un cuore mesto.
A. Essi si chiameranno querce di giustizia,
piantagione del Signore per manifestare la sua gloria.
S1. Ricostruiranno le vecchie rovine,
rialzeranno gli antichi ruderi,restaureranno le città desolate,devastate da più generazioni.
A. Voi sarete chiamati sacerdoti del Signore,
ministri del nostro Dio sarete detti.Vi godrete i beni delle nazioni,trarrete vanto dalle loro ricchezze.
S1. Poiché io sono il Signore che amo il diritto
e odio la rapina e l'ingiustizia:io darò loro fedelmente il salario,concluderò con loro un'alleanza perenne.
A. Sarà famosa tra i popoli la loro stirpe,
i loro discendenti tra le nazioni.Coloro che li vedranno ne avranno stima,perché essi sono la stirpe che il Signore ha benedetto.
S1. Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,perché mi ha rivestito delle vesti di salvezza,mi ha avvolto con il manto della giustizia,come uno sposo che si cinge il diademae come una sposa che si adorna di gioielli.
A. Poiché come la terra produce la vegetazione
e come un giardino fa germogliare i semi,così il Signore Dio farà germogliare la giustiziae la lode davanti a tutti i popoli.

Canto


Silenzio di adorazione


Traccia per la meditazione personale

Chi desidera può usufruire del testo che segue come guida alla riflessione personale


«Gesù, fissatolo, lo amò … una sola cosa ti manca: va’, vendi quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro in cielo; poi vieni e seguimi … il giovane «se ne andò triste» (Mc 10,21). Triste pur avendo mantenuto i suoi beni, triste perché aveva lasciato Gesù. I beni di questa terra, vissuti da proprietari, vissuti fuori dalla relazione, e in questo caso lontano da Gesù, dall’altro che ti invita e ti chiama, rendono tristi. Qualcuno ha detto che la sola tristezza è quella di non essere santi. Noi potremmo dire, pensando al mondo di oggi, che più che di passioni tristi soffriamo di tristezza da beni non vissuti nella relazione con gli altri e anzitutto con Colui che è il datore dei beni.
Vi scrivo per spingervi a cercare nella Chiesa non un agdella vita a buon mercato, non un luogo di regole e di codici etici, non uno spazio di pura placazione dell’angoscia, no! Pretendete da me e dalla Chiesa di Palermo che essa sia lo spazio della carità. Voglio dire una Chiesa che si sporca le mani, accogliendo il corpo crocifisso di Cristo nei poveri, negli ammalati, negli anziani soli, nei profughi, nei piccoli, nei portatori di handicap, nei tanti vostri coetanei dei quartieri periferici vittime dell’illegalità, dell’ingiustizia, dell’abbandono, dell’abuso di qualunque potere. Chiedeteci una Chiesa che, come dicevo il 28 aprile del 2017 ai candidati a sindaco, ami «stare dentro la città, le sue vie, le sue piazze, i suoi quartieri, le sue case; sentire i suoi odori, percepire i suoi drammi, le sue attese, le sue speranze; raccole lacrime di lutto e di gioia». Questa Chiesa potrà mostrarvi, semplicemente, nel suo stesso essere, la potenza del Vangelo, quella che tanti di voi sentono e scoprono nei gesti e nelle parole del Vescovo di Roma, il nostro amato Papa Francesco.
(Corrado Lorefice, Scrivo a voi padri, scrivo a voi giovani,

Lettera pastorale 2017)


La preghiera silenziosa viene alternata dai canti


Canti

Dal «Commento alla 1 Lettera di Giovanni» di sant’Agostino,
Vescovo.


L1. Che cosa dice Giovanni a quelli che sono cittadini della patria alla quale sospiriamo?Voi lo avete vinto.Come l'hanno vinto?Perché colui che sta in voi è più grande di colui che è nel mondo(1 Gv 4, 4). Perché costoro non attribuissero alle proprie forze la vittoria e non venissero vinti dall'arroganza che è frutto di superbia (il diavolo vince chi riesce a rendere superbo) ma conservassero, secondo il suo volere, l'umiltà, che cosa dice loro?Lo avete vinto.Chiunque sente dire:avete vinto,alza la testa, si pavoneggia, e vuole essere lodato. Ma non esaltarti, considerando invece chi in te ha vinto. Perché hai vinto?Perché colui che sta in voi è più grande di colui che è nel mondo.Sii umile, porta il Signore Dio tuo, sii la cavalcatura di colui che ti monta. E' un bene per te che lui ti diriga e lui stesso guidi il cammino. Se non avessi lui seduto in sella, potresti alzare la testa, potresti dar calci: ma guai a te, che resteresti senza un reggitore; perché questa libertà ti conduce alle belve per essere da loro divorato. .

A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti
qui per dirti che Tu sei il mio Dio.
E solo Tu sei santo, sei meraviglioso
degno e glorioso sei per me.


L2. Questi sono del mondo.Chi? Gli anticristi. Avete già udito chi siano. E li riconoscete, se voi non lo siete: chi infatti lo è, non li riconosce.Essi sono nel mondo: perciò parlano delle cose del mondo ed il mondo li ascolta(1 Gv 4, 5). Chi sono quelli che parlano delle cose del mondo? Volgete pure l'attenzione a coloro che parlano contro la carità. Avete sentito le parole del Signore:Se perdonerete agli uomini i loro peccati, anche il vostro Padre dei cieli perdonerà i vostri peccati; ma se non perdonerete, neanche il Padre perdonerà a voi(Mt 6, 14-15). E' la verità che lo afferma; che se, al contrario, non è la verità, puoi pure contraddire. Se sei cristiano e credi a Cristo, sai che lui disse:Io sono la verità(Gv 14, 6). Si tratta, dunque, di una affermazione vera e sicura.

A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...


L3. Noi veniamo da Dio.Qual è la ragione? Vedete se c'è altra ragione che non sia la carità.Noi veniamo da Dio. Chi conosce Dio, ci ascolta: chi non è da Dio, non ci ascolta. Questo è il segno che ci fa riconoscere lo spirito di verità e lo spirito dell'errore(1 Gv 4, 6). Chi ci ascolta ha lo spirito di verità; chi non ci ascolta ha lo spirito di errore. Vediamo di che cosa ci ammonisce e ascoltiamo piuttosto lui che ammonisce in spirito di verità; non gli anticristi, non gli amatori del mondo, non il mondo. Se siamo nati da Dio,Dilettissimi...Attenzione al seguito. Ci aveva prima detto:Noi siamo da Dio. Chi conosce Dio, ci ascolta; chi non viene da Dio, non ci ascolta. Questo è il segno col quale riconosciamo lo spirito di verità e quello dell'errore. E così ci aveva reso attenti al fatto che chi conosce Dio lo ascolta, chi non lo conosce non l'ascolta; e questo è il criterio di distinzione tra spirito di verità e d'errore..

A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...


L4. Vediamo dunque cos'è questa sua ammonizione, che dobbiamo sentire da lui.Dilettissimi, amiamoci a vicenda.Perché? Perché forse ci ammonisce un uomo?Perché l'amore viene da Dio.Ha posto un valido fondamento al dovere della carità dicendo che essaviene da Dio:ma ci dirà ancora di più, se ascoltiamo attentamente. Ha appena detto:L'amore viene da Dio; e chiunque ama, è nato da Dio e ha conosciuto Dio. Chi non ama, non conosce Dio.Perché?Perché Dio è amore(1 Gv 4, 7-8). Che cosa poteva dire di più, o fratelli? Se non ci fosse in tutta questa Epistola e in tutte le pagine della Scrittura nessuna lode della carità all'infuori di questa sola parola che abbiamo inteso dalla bocca dello Spirito, che cioèDio è carità,non dovremmo chiedere di più.

A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti...



Padre nostro...


Canto durante l’incensazione



G. O Dio, che nel mistero eucaristicoci hai dato il pane vero disceso dal cielo,fa' che viviamo sempre in tecon la forza di questo cibo spiritualee nell'ultimo giorno risorgiamo gloriosi alla vita eterna.Per Cristo nostro Signore.
A.
Amen.


Le acclamazioni vengono recitate all’unisono da tutta l’Assemblea

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e madre.
Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.


Canto



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