Parrocchia San Basilio Magno


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20 Aprile 2018

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Parrocchia san Basilio Magno
Adorazione Eucaristica
Palermo, 20 aprile 2018



Siete custoditi mediante la fede


Canti di accoglienza e riflessione



Dalla Prima lettera di san Pietro apostolo (1,3-12)
benedetto Dio e Padre del Signore nostro Gesù Cristo; nella sua grande misericordia egli ci ha rigenerati, mediante la risurrezione di Gesù Cristo dai morti, per una speranza viva,una eredità che non si corrompe, non si macchia e non marcisce. Essa è conservata nei cieli per voi,dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la vostra salvezza, prossima a rivelarsi negli ultimi tempi.
6ò siete ricolmi di gioia, anche se ora dovete essere un po' afflitti da varie prove,é il valore della vostra fede, molto più preziosa dell'oro, che, pur destinato a perire, tuttavia si prova col fuoco, torni a vostra lode, gloria e onore nella manifestazione di Gesù Cristo:lo amate, pur senza averlo visto; e ora senza vederlo credete in lui. Perciò esultate di gioia indicibile e gloriosa,conseguite la mèta della vostra fede, cioè la salvezza delle anime.
10questa salvezza indagarono e scrutarono i profeti che profetizzarono sulla grazia a voi destinatadi indagare a quale momento o a quali circostanze accennasse lo Spirito di Cristo che era in loro, quando prediceva le sofferenze destinate a Cristo e le glorie che dovevano seguirle.fu loro rivelato che non per se stessi, ma per voi, erano ministri di quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato il vangelo nello Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano fissare lo sguardo.


Canto di esposizione

Silenzio di adorazione
Durante il silenzio sottolinea le parole della Lettura, del Salmo o dei canti che ti sono serviti come testi di riferimento in questa meditazione.


Il testo dell’Enciclica spe salvi (1-2) di Benedetto XVI viene letta da un solista alternando il canto dell’assemblea vengono recitati a cori alterni tra solista e assemblea


S. Nella speranza siamo stati salvati, dice san Paolo ai Romani e anche a noi (Rm,24). La « redenzione», la salvezza, secondo la fede cristiana, [...] ci è offerta nel senso che ci è stata donata la speranza, una speranza affidabile, in virtù della quale noi possiamo affrontare il nostro presente: il presente, anche un presente faticoso, può essere vissuto ed accettato se conduce verso una meta e se di questa meta noi possiamo essere sicuri, se questa meta è così grande da giustificare la fatica del cammino.

A. Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranzaLui solo è mia rupe e mia salvezzamia Roccia di difesa non potrò vacillareSolo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranza


S. Quanto sia stato determinante per la consapevolezza dei primi cristiani l'aver ricevuto in dono una speranza affidabile, si manifesta anche là dove viene messa a confronto l'esistenza cristiana con la vita prima della fede o con la situazione dei seguaci di altre religioni. Paolo ricorda agli Efesini come, prima del loro incontro con Cristo, fossero « senza speranza e senza Dio nel mondo » (Ef,12). Naturalmente egli sa che essi avevano avuto degli dèi, che avevano avuto una religione, ma i loro dèi si erano rivelati discutibili e dai loro miti contraddittori non emanava alcuna speranza. Nonostante gli dèi, essi erano « senza Dio » e conseguentemente si trovavano in un mondo buio, davanti a un futuro oscuro.

A. Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranzaIn Dio è la mia salvezza e la mia gloriail mio saldo rifugio la mia difesa Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranza


S. Voi non dovete «affliggervi come gli altri che non hanno speranza» (1 Ts,13). Anche qui compare come elemento distintivo dei cristiani il fatto che essi hanno un futuro: non è che sappiano nei particolari ciò che li attende, ma sanno nell'insieme che la loro vita non finisce nel vuoto. Solo quando il futuro è certo come realtà positiva, diventa vivibile anche il presente. Così possiamo ora dire: [...] il Vangelo non è soltanto una comunicazione di cose che si possono sapere, comunicazione di contenuti fino a quel momento ignoti, ma è una comunicazione che produce fatti e cambia la vita. La porta oscura del tempo, del futuro, è stata spalancata. Chi ha speranza vive diversamente; gli è stata donata una vita nuova.


A. Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranzaConfida sempre in lui, oh popolo:davanti a Lui effondi il tuo cuore. Solo in Dio riposa l'anima mia, da lui la mia speranza



Dopo un breve silenzio di adorazione si esegue il canto


Canto

Silenzio di adorazione
Traccia per la meditazione personale

Chi desidera può usufruire del testo che segue come guida alla riflessione personale


Morte e vita.

Per mano siete stati condotti alla santa piscina del divino battesimo come il Cristo dalla croce alla tomba che vi è davanti. Ognuno è stato interrogato se crede nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Avete fatto la confessione salutare e vi siete immersi per tre volte nell'acqua e di nuovo siete risaliti simboleggiando la sepoltura di tre giorni del Cristo. Come il nostro Salvatore passò tre giorni e tre notti nel cuore della terra, così anche voi con la prima emersione avete imitato il primo giorno del Cristo sottoterra e nella immersione la notte. Colui che è nella notte più non vede e chi, invece, è nel giorno vive la luce, così nella immersione, come nella notte, nulla vedete, ma nella emersione di nuovo vi trovate come nel giorno. Nello stesso tempo siete morti e rigenerati. Quest'acqua salutare fu la vostra tomba e la vostra madre. Ciò che disse Salomone per altre cose si può adattare a voi. Nel passo infatti disse: «C'è il tempo di nascere e il tempo di morire». Per voi l'inverso: il tempo di morire è il tempo di nascere. Un solo tempo ha conseguito le due cose: la vostra nascita ha coinciso con la morte.

La realtà della salvezza

cosa strana e paradossale! Non siamo veramente morti, né veramente seppelliti, né veramente crocifissi e risuscitati, ma l'imitazione in immagine è salvezza nella realtà. Il Cristo è stato realmente crocifisso, realmente seppellito e realmente è risorto. Ogni grazia ci è stata elargita perché partecipando alle sue sofferenze lo imitiamo guadagnando in realtà la salvezza. O misericordia senza misura! Cristo ha ricevuto i chiodi nelle sue mani pure ed ha sofferto; a me, invece, senza soffrire e penare, per la partecipazione è donata la salvezza.

(S. Cirillo di Gerusalemme, Le Catechesi Mistegogiche, II,4-5)


La preghiera silenziosa viene alternata dai canti

Canti


L’assemblea condivide la propria preghiera intervallata dal canto:


A.
Sono qui a lodarti, qui per adorarti
qui per dirti che Tu sei il mio Dio.
E solo Tu sei santo, sei meraviglioso
degno e glorioso sei per me.


Padre nostro...

Canto durante l’incensazione


G. O, che nella morte e risurrezione del tuo Figliohai redento tutti gli uomini,custodisci in noi l'opera della tua misericordia,perché nell'assidua celebrazionedel mistero pasqualericeviamo i frutti della nostra salvezza.Per Cristo nostro Signore.

A. Amen.
Le acclamazioni vengono recitate all’unisono da tutta l’Assemblea

Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e madre.
Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.


Canto



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