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Parrocchia San Basilio Magno
Adorazione Eucaristica
Palermo, 25 Maggio 2018
Seguite le orme di Cristo
Dalla Prima lettera di san Pietro apostolo (2,20b-25)
Ma se, facendo il bene, sopporterete con pazienza la sofferenza, ciò sarà gradito (è GRAZIA) davanti a Dio.
A questo infatti siete stati chiamati, perché anche cristo patì per voi, lasciandovi un esempio, perché ne seguiate le orme: egli non commise peccato e non si trovò inganno sulla sua bocca; insultato, non rispondeva con insulti, maltrattato, non minacciava vendetta, ma si affidava a colui che giudica con giustizia. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché, non vivendo più per il peccato, vivessimo per la giustizia; dalle sue piaghe siete stati guariti.
Eravate (infatti) erranti come pecore, ma ora siete stati ricondotti al pastore e custode delle vostre anime.
CANTO DI ESPOSIZIONE
Silenzio di adorazione
Durante il silenzio sottolinea le parole della Lettura o dei canti che ti sono serviti come testi di riferimento in questa meditazione.
I testi del Discorso 340/A di sant’Agostino, vengono letti da un solista alternando il canto dell’assemblea
L. Siamo vostri servi: vostri servi, ma pure vostri compagni di servizio: siamo vostri servi, ma tutti abbiamo un solo Signore: siamo vostri servi, ma in Gesù, come dice l'Apostolo:noi siamo vostri servi per amore di Gesù. Siamo servi in grazia di colui per il quale siamo anche liberi; egli stesso, ai credenti in lui, ha detto appunto:il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. Esiterò allora a farmi servo per amore di lui, io, che se non mi avesse liberato, resterei in una schiavitù senza speranza?
A. Una notte di sudore sulla barca in mezzo al mare
e mentre il cielo s'imbianca già tu guardi le tue reti vuote.
Ma la voce che ti chiama un altro mare ti mostrerà
e sulle rive di ogni cuore le tue reti getterai.
Offri la vita tua come Maria ai piedi della croce e sarai servo di ogni uomo, servo per amore, sacerdote dell'umanità.
L. Siamo vostri capi e vostri servi: siamo vostri capi, ma solo se ci rendiamo utili. Consideriamo dunque in che consiste l'essere servo per il vescovo che è posto in autorità. In che consiste anche per il Signore stesso. Quando infatti disse ai suoi Apostoli:fra di voi vuole essere il più grande sarà vostro servo, perché la superbia umana non disprezzasse il nome di servo, volle subito darne compensazione e, offrendosi ad esempio, incoraggiò a quanto aveva ordinato.tra di voi vuole essere il più grande, sarà vostro servo.però in che modo:come il Figlio dell'uomo non è venuto per essere servito ma per servire.
A. Avanzavi nel silenzio fra le lacrime e speravi
che il seme sparso davanti a te cadesse sulla buona terra.
Ora il cuore tuo è in festa perché il grano biondeggia ormai,
è maturato sotto il sole, puoi riporlo nei granai.
Offri la vita tua come Maria ...
Ecco come il Signore ha servito: ecco quali servi vuole che noi siamo. Ha dato la sua vita in riscatto per molti: ci ha redenti. Chi di noi è capace di redimere qualcuno? Proprio dal sangue di lui, dalla morte di lui siamo stati riscattati dalla morte; dall'umiltà di lui, noi, prostrati a terra, siamo stati riportati in posizione eretta; anche noi, però, dobbiamo apportare il nostro limitatissimo contributo alle membra di lui, poiché siamo diventati membra di lui.
A. Offri la vita tua come Maria ai piedi della croce e sarai servo di ogni uomo, servo per amore, sacerdote dell'umanità.
Dopo un breve silenzio di adorazione si esegue il canto
CANTO
Silenzio di adorazione
Traccia per la meditazione personale
Chi desidera può usufruire del testo che segue come guida alla riflessione personale
Il fraintendimento degli ebrei
Una volta Cristo parlando ai giudei disse: «Se non mangiate la mia carne e non bevete il mio sangue, non avete in voi la vita». Quelli non intendendo spiritualmente le sue parole se ne andarono scandalizzati, credendo che il Salvatore li invitasse alla sarcofagia.
Il pane e il Logos
C'erano nell'Antico Testamento i pani della proposizione i quali proprio perché dell'Antico Testamento sono terminati. Nel Nuovo Testamento è un pane celeste e un calice di salvezza che santificano l'anima e il corpo. Come il pane è proprio per il corpo, così il Logos è proprio per l'anima.
La fede non i sensi
Non ritenerli come semplici e naturali quel pane e quel vino: sono invece, secondo la dichiarazione del Signore, il corpo e il sangue. Anche se i sensi ti inducono a questo, la fede però ti sia salda. Non giudicare la cosa dal gusto, ma per fede abbi la piena convinzione, tu che sei giudicato degno del corpo e del sangue di Cristo.
Il calice che inebria
Il beato David te ne spiega la forza dicendo: «Tu hai preparato davanti a me una tavola di fronte ai miei oppressori». Questo è ciò che dice. Prima della tua venuta i demoni apprestavano agli uomini una tavola che era insozzata e inquinata e piena di forza diabolica. Ma dopo la tua venuta, o Signore, hai preparato una tavola davanti a me. Quando l'uomo ha detto a Dio: «Hai preparato davanti a me una tavola», che altro significa se non la mensa mistica e spirituale che Dio ci preparò di fronte all'avversario, cioè in opposizione ai demoni? E molto ragionevolmente. Quella tavola aveva la comunione con i demoni, questa la comunione con Dio. «Tu mi ungesti la testa di olio». Con l'olio ti unse la testa sulla fronte mediante il sigillo di Dio, perché tu divenissi impronta del sigillo, tempio di Dio. «Come è delizioso il tuo calice che mi inebria!». Tu vedi che qui si parla del calice che Gesù prese tra le mani e rendendo grazie disse: «Questo è il mio sangue sparso per molti in remissione dei peccati».
Le tue vesti siano sempre bianche
Per questo anche Salomone alludendo a tale grazia dice nell'Ecclesiaste: «Mangia qui il tuo pane con gioia»; il pane spirituale cioè. «Qui» indica la chiamata di salvezza che beatifica. «E bevi il tuo vino di buon cuore»: il vino spirituale. «Versa l'olio sulla tua testa». Non vedi che si allude al crisma mistico? E: «le tue vesti siano sempre bianche perché il Signore si è compiaciuto delle tue opere». Ora il Signore si è compiaciuto delle tue opere. Prima che ti avvicinassi alla grazia, «vanità delle vanità» erano le tue opere.
Ora che ti sei spogliato delle vesti antiche ed hai indossato spiritualmente quelle bianche, bisogna che sempre tu sia vestito di bianco. Non diciamo assolutamente questo, che tu vesta sempre di bianco, ma occorre che tu sia rivestito di candore, di splendore, e di spiritualità, perché tu possa dire con il beato Isaia: «Si rallegri la mia anima nel Signore: mi ha fatto indossare il mantello della salvezza, e mi ha ricoperto della tunica della letizia».
(S. Cirillo di Gerusalemme, Le Catechesi Mistagogiche, IV, 4-7)
La preghiera silenziosa viene alternata dai canti
CANTI
Padre nostro…
CANTO DURANTE L’INCENSAZIONE
G. Signore Gesù Cristo,
che nel mirabile sacramento dell'Eucaristia
ci hai lasciato il memoriale della tua Pasqua,
fa' che adoriamo con viva fede
il santo mistero del tuo corpo e del tuo sangue,
per sentire sempre in noi i benefici della redenzione.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli
A. Amen.
Le acclamazioni vengono recitate all’unisono da tutta l’Assemblea
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e madre.
Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
CANTO FINALE
PROSSIME ADORAZIONI EUCARISTICHE
8 GIUGNO: "HA CURA DI VOI" (5,7)