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Parrocchia san Basilio Magno
Adorazione Eucaristica
Palermo, 27 aprile 2018
Rigenerati da un seme immortale
Canti di accoglienza e riflessione
Dalla Prima lettera di san Pietro apostolo (1,13-14.22c-25a)
Fratelli, 13 cingendo i fianchi della vostra mente e restando sobri ponete tutta la vostra speranza in quella grazia che vi sarà data quando Gesù Cristo si rivelerà. 14 Come figli obbedienti, non conformatevi ai desideri d'un tempo, quando eravate nell'ignoranza,ad immagine del Santo che vi ha chiamati, diventate santi anche voi in tutta la vostra condotta;é sta scritto: Sarete santi, perché io sono santo.
Amatevi intensamente, di vero cuore, gli uni gli altri, 23 essendo stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma immortale, cioè dalla parola di Dio viva ed eterna.é
ogni carne è come l’erba
e tutta la sua gloria come un fiore di campo.
L'erba inaridisce, i fiori cadono,
25 ma la parola del Signore rimane in eterno.
Canto di esposizione
Silenzio di adorazione
Durante il silenzio sottolinea le parole della Lettura, del Salmo o dei canti che ti sono serviti come testi di riferimento in questa meditazione.
Il testo dell’Enciclica spe salvi (1-2) di Benedetto XVI viene letta da un solista alternando il canto dell’assemblea vengono recitati a cori alterni tra solista e assemblea
L. Se il Battesimo è un vero ingresso nella santità di Dio attraverso l'inserimento in Cristo e l'inabitazione del suo Spirito, sarebbe un controsenso accontentarsi di una vita mediocre, vissuta all’insegna di un’etica minimalistica e di una religiosità superficiale. Chiedere a un catecumeno: «Vuoi ricevere il Battesimo?» significa al tempo stesso chiedergli: «Vuoi diventare santo?». Significa porre sulla sua strada il radicalismo del discorso della Montagna: «Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste» (Mt,48).
(san Giovanni Paolo II, Novo Millennio Ineunte, 31)
A. Gesù e la SamaritanaSono qui, conosco il tuo cuore, con acqua viva ti disseterò.sono io, oggi cerco te, cuore a cuore ti parlerò.Nessun male più ti colpirà il tuo Dio non dovrai temere,se la mia legge in te scriverò al mio cuore ti fidanzeròe mi adorerai in Spirito e Verità
L. I seguaci di Cristo, chiamati da Dio, non a titolo delle loro opere, ma a titolo del suo disegno e della grazia, giustificati in Gesù nostro Signore, nel battesimo della fede sono stati fatti veramente figli di Dio e compartecipi della natura divina, e perciò realmente santi. Essi quindi devono, con l'aiuto di Dio, mantenere e perfezionare con la loro vita la santità che hanno ricevuto. Li ammonisce l'Apostolo che vivano «come si conviene a santi» (Ef 5,3), si rivestano «come si conviene a eletti di Dio, santi e prediletti, di sentimenti di misericordia, di bontà, di umiltà, di dolcezza e di pazienza» (Col 3,12) e portino i frutti dello Spirito per la loro santificazione (cfr. Gal 5,22; Rm 6,22). E poiché tutti commettiamo molti sbagli (cfr. Gc 3,2), abbiamo continuamente bisogno della misericordia di Dio e dobbiamo ogni giorno pregare: «Rimetti a noi i nostri debiti» (Mt 6,12).
È dunque evidente per tutti, che tutti coloro che credono nel Cristo di qualsiasi stato o rango, sono chiamati alla pienezza della vita cristiana e alla perfezione della carità e che tale santità promuove nella stessa società terrena un tenore di vita più umano.
(Costituzione cogmatica sulla chiesa, Lumen Gentium, 40)
A. Sono qui, conosco il tuo cuore, con acqua viva ti disseterò.sono io, oggi cerco te, cuore a cuore ti parlerò.Nessun male più ti colpirà il tuo Dio non dovrai temere,se la mia legge in te scriverò al mio cuore ti fidanzeròe mi adorerai in Spirito e Verità
L. Il santo Concilio esorta con ardore e insistenza tutti i fedeli, soprattutto i religiosi, ad apprendere «la sublime scienza di Gesù Cristo» (Fil 3,8) con la frequente lettura delle divine Scritture. «L'ignoranza delle Scritture, infatti, è ignoranza di Cristo» (S. GIROLAMO,in Is., Prol.: PL 24, 17 )Si accostino essi volentieri al sacro testo, sia per mezzo della sacra liturgia, che è impregnata di parole divine, sia mediante la pia lettura, sia per mezzo delle iniziative adatte a tale scopo e di altri sussidi, che con l'approvazione e a cura dei pastori della Chiesa, lodevolmente oggi si diffondono ovunque. Si ricordino però che la lettura della sacra Scrittura dev’essere accompagnata dalla preghiera, affinché si stabilisca il dialogo tra Dio e l'uomo; poiché «quando preghiamo, parliamo con lui; lui ascoltiamo, quando leggiamo gli oracoli divini».
(Costituzione cogmatica sulla divina rivelazione, Dei Verbum, 25)
A. Sono qui, conosco il tuo cuore, con acqua viva ti disseterò.sono io, oggi cerco te, cuore a cuore ti parlerò.Nessun male più ti colpirà il tuo Dio non dovrai temere,se la mia legge in te scriverò al mio cuore ti fidanzeròe mi adorerai in Spirito e Verità.
Dopo un breve silenzio di adorazione si esegue il canto
Canto
Silenzio di adorazione
Traccia per la meditazione personale
Chi desidera può usufruire del testo che segue come guida alla riflessione personale
L'unzione
Battezzati nel Cristo e di Lui rivestiti siete divenuti conformi al Figlio di Dio. Infatti Dio che ci ha predestinati all'adozione a figli, ci ha resi conformi al corpo glorioso di Cristo. Ormai divenuti partecipi di Cristo, siete naturalmente chiamati Cristi. Di voi dice il Signore: «Non toccate i miei Cristi». Siete divenuti Cristi ricevendo il sigillo dello Spirito Santo. Tutto si è compiuto in voi figuratamente, poiché siete le immagini di Cristo.
Egli dopo che fu battezzato nel fiume Giordano e comunicò alle acque il contatto della sua divinità, ne risalì e su di lui scese lo Spirito Santo nel suo essere. Il simile si posava sul simile. Anche per voi ugualmente quando siete saliti dalla piscina delle sacre acque, fu conferito il crisma, il quale è figura di Colui che unse il Cristo. È lo Spirito Santo di cui il beato Isaia nella profezia parla in persona del Signore: «Lo Spirito del Signore è su di me. Per questo mi ha unto, per mandarmi ad evangelizzare i poveri».
L'unzione dello Spirito Santo
Cristo non fu unto di olio o di profumo materiale dall'uomo, ma dal Padre, avendolo designato Salvatore di tutto il mondo, lo unse di Spirito Santo, come Pietro disse: «Dio unse Gesù di Nazaret di Spirito Santo». Il profeta David esclamava: «Il tuo trono, o Dio, è per i secoli dei secoli. Lo scettro di giustizia è lo scettro del tuo regno. Tu hai amato la giustizia e odiato l'iniquità. Per questo Dio, il tuo Dio, ti ha unto dell'olio di letizia sopra i tuoi eguali».
Come il Cristo fu veramente crocifisso e sepolto e risuscitò, anche voi, per il battesimo, in similitudine siete stati degni di essere con lui crocifissi, sepolti e resuscitati. Così per il crisma. Egli è stato unto dell'olio spirituale di esultazione, cioè dello Spirito Santo chiamato olio di esultazione perché è l'autore della gioia spirituale. Voi siete stati unti di balsamo divenendo partecipi e compagni di Cristo.
(S. Cirillo di Gerusalemme, Le Catechesi Mistegogiche, III,1-2)
La preghiera silenziosa viene alternata dai canti
Canti
L’assemblea condivide la propria preghiera intervallata dal canto:
A. Sono qui a lodarti, qui per adorarti
qui per dirti che Tu sei il mio Dio.
E solo Tu sei santo, sei meraviglioso
degno e glorioso sei per me.
Padre nostro…
Canto durante l’incensazione
G. O, che nella morte e risurrezione del tuo Figliohai redento tutti gli uomini,custodisci in noi l'opera della tua misericordia,perché nell'assidua celebrazionedel mistero pasqualericeviamo i frutti della nostra salvezza.Per Cristo nostro Signore.
A. Amen.Le acclamazioni vengono recitate all’unisono da tutta l’Assemblea
Dio sia benedetto.
Benedetto il suo santo nome.
Benedetto Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo.
Benedetto il nome di Gesù.
Benedetto il suo sacratissimo Cuore.
Benedetto il suo preziosissimo Sangue.
Benedetto Gesù nel santissimo sacramento dell’altare.
Benedetto lo Spirito Santo Paraclito.
Benedetta la gran madre di Dio, Maria santissima.
Benedetta la sua santa e immacolata concezione.
Benedetta la sua gloriosa assunzione.
Benedetto il nome di Maria, Vergine e madre.
Benedetto San Giuseppe, suo castissimo sposo.
Benedetto Dio nei suoi angeli e nei suoi santi.
Canto