Parrocchia San Basilio Magno


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Breve storia delle lacrime della Madonna.

Photo-Video-Audio Gallery > Archivi Vari > Reliquie delle lacrime della Madonna di Siracusa.

L'evento miracoloso si ripeté dal 29 agosto al 1º settembre 1953 nella generale commozione di un'immensa moltitudine di fedeli,
in casa dei coniugi Iannuso.
Raccolte le lacrime furono sottoposte a ogni tipo di analisi scientifica
e risultarono autentico liquido lacrimale.
La devozione che ne è seguita è stata di enormi proporzioni.
Il 29-30-31 agosto e il 1° Settembre del 1953, un quadretto di gesso, raffigurante il cuore immacolato di Maria,
posto come capezzale di un letto matrimoniale, nella casa di una giovane coppia di sposi,
Angelo Iannuso e Antonina Giusto, in via degli Orti di S. Giorgio, n. 11, ha versato lacrime umane.
Il fenomeno si verificò, ad intervalli più o meno lunghi, sia all'interno che all'esterno della casa.
Molte furono le persone che videro con i propri occhi, toccarono con le proprie mani,
raccolsero e assaggiarono la salsedine di quelle lacrime.
Il 2° giorno della lacrimazione, un cineamatore di Siracusa riprese uno dei momenti della Lacrimazione.
Quello di Siracusa è uno dei pochissimi eventi così documentati.
Il 1° Settembre una Commissione di medici e di analisti, per incarico della Curia Arcivescovile di Siracusa,
dopo aver prelevato il liquido che sgorgava dagli occhi del quadretto, lo sottopose ad analisi microscopica.
Il responso della scienza fu: "lacrime umane".
Terminata l'indagine scientifica il quadretto smise di piangere.
Era il quarto giorno.
Era la domenica del 30 agosto,
il 2° giorno della lacrimazione.
Nicola Guarino, un cineamatore di Siracusa,
con la sua cinepresa documentò in 300
fotogrammi la Lacrimazione.
In quelle immagini viene ripreso il formarsi,
il fluire e lo sciogliersi delle lacrime.
L'occhio umano potrebbe anche lasciarsi suggestionare,
ma l'obbiettivo della cinepresa ritrae quello che oggettivamente avviene.
Il 1° Settembre, alle ore 11, una Commissione di medici e di analisti,
per incarico della Curia Arcivescovile di Siracusa, si recò in casa della famiglia Iannuso.
Dopo aver asciugato il volto del quadretto e aver atteso che il fenomeno si ripetesse,
prelevò più di un centimetro cubo di quel liquido che sgorgava dagli occhi dell'immagine.
Sottoposto ad analisi microscopica, il liquido risultò aver tracce di proteine e di urati,
di quelle stesse sostanze che si riscontrano nelle lacrime di un bambino e di un adulto.
Il responso della scienza fu: "Lacrime umane".

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