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Riflessione 15 03 2020

Emergenza Corona Virus > Marzo 2020

Riflessione dul Vangelo del 15.03.2020

Il dialogo con la Samaritana è una delle pagine più celebri del Vangelo di Giovanni, porta in se una ricchezza di temi e varietà di prospettive insieme a una chiaro risalto esistenziale del messaggio che propone. Visto la ricchezza del messaggio, mi limito a evidenziare un aspetto per il nutrimento spirituale quotidiano, tralasciando tutto il resto che mediteremo a tempo opportuno.
Gesù sta trasferendosi dalla Giudea alla Galilea e, invece di prendere la valle del Giordano, decide di passare per la Samaria. La necessità di questa scelta non è certamente pratica, anche perché con i samaritani non c’erano buoni rapporti, ma teologica, come lascia intuire il v. 4: “Doveva passare per la Samaria” (letteralmente: ?de? d? a?t?? d????es?a? d?? t?? saµa?e?a?). In questo l’evangelista vede la missione ai samaritani, che si attuerà nel tempo post-pasquale.

- “Gesù dunque, affaticato per il viaggio, sedeva presso il pozzo. Era circa mezzogiorno” (v. 6). Gesù si ferma presso il pozzo ma non soltanto per la fatica fisica, è una fatica ben più profonda come appare dal termine kekopiak?s (stanco), che riappare più avanti in riferimento alla fatica missionaria del Lógos fatto carne che deve venire nel mondo per la salvezza dell’uomo passando da questo mondo al Padre attraverso la croce (cfr. Gv 13,1).

- L’incontro con questa donna indica, dunque, la fatica-lavoro della semina, dalla quale nasce la nuova creazione.

- Quanto avviene qui nell’incontro con la Samaritana, anticipa il frutto della sua ora, cioè della sua passione e morte. Ecco perché l’evangelista segnala subito anche l’ora dell’incontro con questa donna, anzi propone esplicitamente questo termine “ora”; nella nostra traduzione troviamo “mezzogiorno”, letteralmente: “Era circa l’ora sesta” (??a ?? ?? ??t?). Ricordiamo che è l’identica ora che riapparirà nella passione, nella scena in cui viene giudicato nel Lithóstrotos (cfr. Gv 19,14).

- La piena luce del mezzogiorno che avvolge il dialogo con la Samaritana gli conferisce una tonalità pasquale. L’ora è quasi una promessa: quest’incontro sarà per la donna un’esperienza li luce, nella quale potrà capire chi è Dio e come Egli si faccia incontro all’umanità assetata di Lui.

- Inoltre, sarebbe stato più ovvio dire che Gesù arriva e si “sedette al pozzo” invece viene usato l’imperfetto “sedeva”, questo sta ad indicare una posizione stabile, costante quasi a rendere Gesù un tutt’uno con il pozzo, perché - come apparirà nel prosegui del dialogo - egli si proporrà come eterna fonte di acqua viva, che disseta l’arsura dell’umanità.

- “Dammi da bere” (v. 7). Di che cosa ha sete Gesù? Della fede di questa donna; Gesù le sta chiedendo di accogliere la salvezza che Dio vuole donare ad ogni persona, una salvezza che è offerta gratuitamente e diventa effettiva se viene accettato il “dono di Dio” che è Cristo Gesù.
- Anche oggi, in quest’ora dell’incontro con la luce ??celebrerò la divina Eucaristia?? affinché il Signore possa colmare di speranza il nostro cuore.

Santa terza Domenica di Quaresima.

https://youtu.be/FGt7ZgSikQg


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